Missione

Perchè un archivio digitale?

L’idea di un archivio digitale parte da alcune constatazioni: dagli anni ’80 assistiamo a una graduale scomparsa del supporto cartaceo come strumento di archiviazione, a favore dell’utilizzo sempre più massiccio di mezzi informatici, che non garantiscono una conservazione sicura nel tempo. 

La continua evoluzione delle tecnologie, la rincorsa a nuovi software, la diversificazione dei supporti di archiviazione rendono difficile la messa in sicurezza delle memorie collettive e personali degli ultimi decenni: spesso i file risalenti a pochi anni fa sono oggi illeggibili con i nuovi software; i floppy disk hanno visto il loro declino negli anni ’90, sostituiti dai cd-rom e poi da dvd e chiavette usb, supporti di archiviazione che a loro volta stanno esaurendo la loro funzione a favore di nuove tecnologie sempre più basate sulla rete. 

Cosa conserviamo

Il materiale conferito è molto vario: prevalgono i documenti di testo (appunti di lavoro, bozze e stesure a vari stadi, qualche inedito, pdf di volumi andati in stampa), e in misura minore sono presenti video, fotografie e immagini, bozze di copertina.

PAD ha studiato soluzioni che permettono di ospitare ed mettere a disposizione degli studiosi  materiale digitale prodotto sul web (social network, siti internet, blog) e mail.

Fino a oggi ci si è concentrati sui file copiati da supporti materiali usati dagli autori (hard disk del computer principale, hard disk esterni) e su sistemi di archiviazione cloud (Dropbox, Google Drive). Si stanno quindi studiando non solo le tecniche per l’estrazione di dati, ma anche la possibilità di conservare fisicamente i supporti qualora l’autore desiderasse donarli.